SI E' RIUNITO IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

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Sfidando il solleone, il Consiglio di Amministrazione della Cooperativa Sociale Il Graticolato Scs si è riunito per una proficua sessione estiva. Tanti i punti all'ordine del giorno, alcuni veramente importanti, altri di routine.Vediamone alcuni nel dettaglio. Il Decreto Legislativo 231 del 2001 propone alle aziende italiane - e quindi anche alle cooperative sociali - un nuovo modello organizzativo, che nei mesi scorsi è stato presentato al CDA della Cooperativa Sociale Il Graticolato in vista di una propria formale adozione, peraltro facoltativa. Per ora si è deciso di tenere conto della "sostanza" del DLgs, ma di attendere qualche mese per un'adesione formale alle modalità proposte. Ogni modello organizzativo aziendale, col passare del tempo, va aggiornato, soprattutto quando le modifiche legislative impongono nuovi oneri e nuove responsabilità agli organi direttivi e al personale. Per questo il CDA ha deciso di mettersi in cammino, prima nella sostanza, poi nei modi richiesti. Dopo tre anni di proficua collaborazione con la cooperativa sociale "We care", che gestisce il doposcuola nel Comune di San Giorgio delle Pertiche, per il quale la Cooperativa Sociale Il Graticolato finora ha svolto in convenzione il servizio di trasporto degli alunni e la fornitura di pasti presso il centro parrocchiale di Arsego, il CDA ha deciso di continuare la fornitura dei pasti ma di rinunciare al trasporto degli alunni con i propri pulmini, ritenendo opportuno che d'ora in poi tale servizio sia gestito da aziende che si occupano specificatamente di trasporto pubblico. E' stata definitivamente attuata dalla cooperativa sociale Il Graticolato la locazione di un appartamento a Camposampiero che ospita tre rifugiati regolarmente assunti a tempo determinato dalla Ginestra. I tre - tutti di origine africana - raggiungono ogni giorno in bicicletta il Centro Paolo Sesto per fare ritorno a Camposampiero finito l'orario i lavoro. La responsabilità lavorativa e personale dimostrata in questo anno dai tre lavoratori inseriti nei progetti di integrazione proposti dalle Caritas diocesane di Treviso e Padova, ha convinto i membri del CDA della bontà di un progetto che punta all'integrazione sociale e lavorativa dei rifugiati nel nostro territorio. Sembra impossibile, eppure scade a settembre 2017 (dopo 15 anni) la convenzione per la gestione ad Arsego del gruppo-appartamento denominato "Casa don Bruno Cremonese". E' tempo di lasciare l'immobile al legittimo proprietario - cosa che avverrà nella prossima primavera - dopo un breve periodo di proroga consensuale della convenzione medesima. Lunedì prossimo, col ritorno dalle ferie, ripartono i lavori del cantiere dell'immobile posto a Nord del Centro Paolo Sesto. Non manca molto alla fine dei lavori del piano terra che ospiterà il nuovo laboratorio della Ginestra, per il piano superiore, invece, si prevede la consegna definitiva dello stabile nei primi messi del nuovo anno. Sempre nel 2018, infine, dovrebbero andare a regime le nuove rette assistenziali pagate dall'ASL "Euganea" ai soggetti che erogano servizi socio-assistenziali nel territorio della provincia di Padova. Vista la notoria "sobrietà" delle rette legate agli utenti del Centro Paolo Sesto, da tale novità ci si aspetta qualche miglioramento economico.