Dal 1988 ad oggi

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Alla fine degli anni ottanta il Comitato di gestione dell’Ospedale di Camposampiero si interrogò sulle risposte sociali, educative e assistenziali che il territorio erogava alle persone disabili e alle loro famiglie, mettendo in evidenza la carenza dei servizi. E del resto le uniche strutture del privato sociale allora presenti nel territorio (IRPEA e ANFFAS) afferivano a organizzazioni più radicate nella città di Padova che nel territorio dell’allora Ulss 19.
Il Comitato di gestione delegò quindi l’allora consigliere Lodovico Nalon a individuare risposte più adeguate al bisogno crescente di servizi socio-educativi e assistenziali dedicati alle persone disabili adulte. Dopo un’attenta analisi delle possibili soluzioni e con il coinvolgimento delle famiglie, dei Comuni, delle parrocchie e del mondo del volontariato, venne costituita una cooperativa sociale che, utilizzando alcuni spazi liberi del laboratorio dell’IRPEA di Camposampiero, desse risposte adeguate ai bisogni di questa particolare utenza.

Il dieci maggio 1988 nacque pertanto a Padova, presso la sede dell’IRPEA in via Beato Pellegrino, Il Graticolato - Società Cooperativa a Responsabilità Limitata - alla presenza di dieci soci fondatori, con sede a Camposampiero in via Bonora. Essa sin dall’inizio si è caratterizza per lo svolgimento di lavorazioni conto terzi di materiale plastico, meccanico ed elettrico, per l’organizzazione di attività culturali, ricreative e assistenziali a favore delle persone diversamente abili e delle loro famiglie, e per lo svolgimento di attività utili al raggiungimento degli scopi sociali. All’inizio della sua attività la cooperativa erogava i propri servizi a undici utenti disabili, grazie alla fattiva collaborazione di due soci dipendenti e stabilendo con ciascuna famiglia un accordo privato per i servizi resi agli utenti. Le famiglie stesse contribuivano alla gestione della cooperativa con una quota che veniva loro erogata dall’Ulss 19.

Nei primi anni novanta la cooperativa si struttura, adegua lo statuto alle norme in vigore diventando una cooperativa sociale di tipo A, elegge Presidente Lodovico Nalon e aumenta il numero di utenti, che diventano venti. Tale aumento e la necessità di avere maggiori spazi per le lavorazioni, porta la cooperativa ad affrancarsi dall’IRPEA, a spostare la sede legale a San Giorgio delle Pertiche e ad attrezzare un laboratorio in via Borgo Padova, sempre a Camposampiero, dotato di mensa, zone di lavoro e spazi ricreativi, per rispondere adeguatamente alle nuove esigenze.

Nel 1992 la nuova Legge 104 definisce, tra le altre norme, le modalità di offerta dei servizi alle persone disabili o con svantaggio sociale, prevedendo la creazione di Centri Educativi Occupazionali Diurni (CEOD) che, gestiti direttamente dai Servizi sociali o dati in convenzione a soggetti del Terzo Settore, forniscano servizi di trasporto, mensa, assistenza e progettualità educativa tramite personale qualificato (Educatori Professionali e Operatori Sociali).

Nel 1996 la Cooperativa sociale Il Graticolato comincia a gestire in convenzione con l’Ulss 15 Alta Padovana un Centro Educativo Occupazionale Diurno. La convenzione con l’Azienda sanitaria, che ha la delega di tutti i 28 Comuni del territorio e si relaziona periodicamente con la Conferenza dei Sindaci, ha modificato il processo di inserimento delle persone disabili in cooperativa, avocando ai Servizi sociali il compito di curare i rapporti con le famiglie. Il nuovo servizio dà una risposta di tipo assistenziale, educativo, occupazionale, socializzante e relazionale ai propri utenti, creando le condizioni per il passaggio da un’area di passività, a una maggior autonomia e all’integrazione nel tessuto sociale. L’analisi dei bisogni e delle reali esigenze degli utenti, che aumentano nel corso degli anni, ha portato la struttura a diversificare l’offerta educativa e assistenziale.

Nel 2001 la Cooperativa Sociale Il Graticolato amplia il proprio servizio costituendo un secondo Centro Diurno, per dare adeguate risposta a un numero sempre maggiore di esigenze provenienti dal territorio. Da un lato, quindi, il Centro Diurno Il Gabbiano, che eroga servizi a persone non autosufficienti con disabilità media e grave, dall’altro il Centro Diurno Il Graticolato, che accoglie persone diversamente abili dotate di parziale autonomia.
Dalla cooperativa sociale di tipo A nasce le Società Cooperativa Sociale “La Ginestra”, di tipo B, allo scopo di creare un luogo adatto alla formazione occupazionale, capace di offrire lavoro (assemblaggi industriali e cura del verde) in un ambiente protetto, promuovendo e affinando l’intervento di mediazione tra la persona svantaggiata e il sistema produttivo del territorio.

Sempre nel 2001 nasce l’Associazione Amici del Graticolato, allo scopo di formare i volontari della cooperativa sociale, per renderla un soggetto inclusivo che sappia integrare persone normodotate e in condizione di svantaggio e affinché essa rappresenti un ponte tra il mondo della disabilità e la società civile, coinvolgendo in questo i volontari che risiedono nell’Alta Padovana.
Alla luce di tale evoluzione, la Cooperativa Sociale Il Graticolato concentra i propri sforzi economici e progettuali sui bisogni residenziali delle persone diversamente abili residenti nel territorio che, avendo perso il sostegno familiare con l’invecchiamento o la morte dei genitori, non hanno più la possibilità o le capacità di vivere da soli.

Nel 2003, infatti, la cooperativa crea ad Arsego il Gruppo Appartamento “Casa Don Bruno Cremonese”, una struttura residenziale che accoglie inizialmente tre utenti e si propone come un ambiente familiare adatto a costruire nuovi legami personali, dove la centralità della persona e i suoi bisogni siano il fondamento della “nuova famiglia”.

Nel 2004 le cooperative sociali Il Graticolato e La Ginestra cominciano a pensare alla costruzione di un proprio centro polifunzionale, perché l’aumento del numero di utenti e il bisogno sempre maggiore di spazi per le lavorazioni industriali, hanno progressivamente reso inadeguato il laboratorio di Camposampiero.

Nel febbraio 2005 iniziano i lavori di costruzione della nuova struttura presso un’area che il Comune di San Giorgio delle Pertiche cede in diritto di superficie.

Nel 2006 le due cooperative si trasferiscono a San Giorgio delle Pertiche, presso il nuovo Centro Paolo Sesto, il quale, seppur non ultimato, è in grado di rispondere alle esigenze delle due cooperative e rappresenta un significativo modello di integrazione tra i servizi socio-assistenziali offerti al territorio e il suo tessuto produttivo.
Negli ultimi anni la Regione Veneto ha modificato i parametri per la determinazione del grado di disabilità delle persone, dividendo quelle che hanno diritto all’assistenza in due sole categorie (parzialmente autosufficienti e non autosufficienti), e ha trasformato i Centri Educativi Occupazionali Diurni in Centri Diurni. Tale variazione non cambia la sostanza dei servizi offerti dalla Cooperativa Sociale Il Graticolato, la quale però crea, d’accordo con i Servizi sociali del territorio, un Centro Occupazionale Protetto - denominato Il Giglio - per dare un’ulteriore risposta alle persone che sarebbero uscite dal sistema socio-assistenziale dell’Ulss 15 o che, da lì in poi, non avrebbero avuto più diritto a usufruirne.

Nel 2010 le nuove esigenze di residenzialità portano il Centro Paolo Sesto a ricavare al suo interno un secondo Gruppo Appartamento - denominato “Casa San Giorgio” - che ha le medesime caratteristiche della “Casa Don Bruno Cremonese”, per ospitare cinque persone disabili residenti nell’Alta Padovana e che in precedenza erano inserite presso l’Istituto “C. Gris” di Mogliano Veneto.

Nel 2011 Il Graticolato e La Ginestra completano il processo di fusione per tornare a essere un unico soggetto giuridico - Il Graticolato Scs - una cooperativa sociale a scopo plurimo con un ramo di impresa A e un ramo di impresa B. Ciò è possibile grazie alla modifica della normativa regionale, la quale non consente più a una cooperativa sociale di essere sia di tipo A che di tipo B. La gestione del Centro Paolo Sesto, pertanto, si semplifica, razionalizzando i costi fissi, pur continuando a garantire i servizi che le due cooperative offrivano in precedenza.
Complici i costanti mutamenti sociali, la crisi economica globale e un ripensamento complessivo del welfare, la Cooperativa Sociale Il Graticolato Scs si è via via attrezzata per affrontare nuove sfide sociali e per fornire i servizi richiesti da una realtà territoriale in continua evoluzione.

Nel 2012 l’istituzione da parte della Regione Veneto di un Fondo di rotazione dedicato alla realizzazione di strutture sociali innovative, ha consentito di costruire all’interno del Centro Paolo Sesto un nuovo edificio, dove hanno trovato posto al piano terra il nuovo laboratorio della Ginestra e al piano superiore una palestra e la nuova sede del Gruppo Appartamento Don Bruno Cremonese, precedentemente situato nel centro abitato di Arsego.

Nel 2017 la Regione Veneto ha formalmente autorizzato la trasformazione del Centro Occupazionale Protetto nel terzo Centro Diurno - denominato Il Giglio - che attualmente accoglie 27 persone diversamente abili, anch’esso con il proprio laboratorio al piano terra del Centro Paolo Sesto, la propria équipe, le sue attività educative, lavorative e socio-assistenziali.

Nel 2018 vengono terminati i lavori di edificazione e predisposizione del laboratorio produttivo della Ginestra (ramo “B” della Cooperativa Sociale “Il Graticolato”) e nel corso dell’estate si provvede al trasloco della stessa al pian terreno del nuovo stabile posto a nord del Centro Paolo Sesto. Il laboratorio, che occupa una superficie di 800 metri quadri circa, è dotato di uffici e di servizi igienici. Al suo interno operano 45 lavoratori, di cui 35 sono quelli svantaggiati.

Nel 2019 nel mese di dicembre vengono inaugurati al primo piano dell’edificio a nord del Centro Paolo Sesto due nuovi gruppi appartamento, denominati “Don Bruno Cremonese” e Madre Teresa”, che ospitano complessivamente 12 persone diversamente abili ma dotate di discrete autonomie personali, seguiti (giorno e notte) da un’équipe di 6 operatori.

Nel 2020 il Centro Paolo Sesto viene coinvolto nella pandemia del virus Covid-19, che infetta buona parte degli ospiti delle comunità-alloggio e costringe alla chiusura dei centri diurni. I laboratori del Centro Paolo VI - d’accordo con l’Azienda Ulss “Euganea” - vengono trasformati in reparti di malattie infettive per curare gli ospiti colpiti dal virus.

Nel 2022 nasce un nuovo centro diurno denominato “Il Ponte”, che accoglie persone diversamente abili e svantaggiate le cui famiglie sottoscrivono con la Cooperativa Sociale Il Graticolato un accordo per la permanenza diurna del familiare (compreso il prelievo a domicilio, la pausa mensa e l’accompagnamento a casa). Il servizio non è accreditato con l’Azienda Ulss 6 “Euganea”, ma vuole rappresentare appunto un ponte per chi non ha diritto alle rette pubbliche e vuole comunque garantire all’utente una quotidianità serena e operosa. Nel corso dell’anno, inoltre, la cooperativa provvede ad acquistare un terreno di circa un ettaro in località Vaccarino, per poter un giorno costruire un nuovo centro diurno per soggetti autistici denominato “ll Passero”. Nel corso dell’estate viene organizzato presso il Centro Paolo VI e negli attigui impianti sportivi comunali un centro estivo rivolto ai bambini e ai preadolescenti residenti nel territorio. L’iniziativa, denominata “Le Olimpiadi del divertimento”, rappresenta un luogo che vuole educare e divertire i minori, offrendo nei mesi estivi un servizio alle famiglie impegnate nelle attività lavorative.
In ottobre viene fondata la Società Sportiva Dilettantistica “Il Graticolato Sport” per raccogliere in una nuova compagine sportiva tutte le attività motorie svolte all’interno della palestra del Centro Paolo VI.
Sempre in ottobre viene anche creata una nuova cooperativa di lavoro, denominata “Ginestra Servizi”, per seguire i cantieri edili che si prevede di attivare nei prossimi anni.

Nel 2023 si provvede a chiudere il laboratorio denominato “Ostiglia” situato a Santa Giustina in Colle, al suo posto viene acquistato con la formula del rent to buy un nuovo capannone di circa 1.000 metri quadrati situato nella zona industriale di Camposanpiero. Il trasloco avviene nel corso dell’estate. Nel corso dell’anno, all’interno del Graticolato Sport nasce una nuova squadra di Rugby touch (Rugby al tocco), denominata “I Passeri”, che coinvolge una quindicina di utenti disabili. Nel mese di agosto viene costruito un nuovo parcheggio con 25 posti auto nel terreno comunale a ovest del Centro Paolo VI.

Nei primi giorni del 2024 viene allestito il cantiere per l’edificazione a nord del Centro Paolo Sesto di un nuovo edificio, di dimensioni uguali a quello già esistente. Nella nuova struttura prenderanno posto al pian terreno un magazzino della Ginestra e la sede del centro diurno “Il Ponte”, mentre al piano superiore verranno collocate in futuro le due comunità-alloggio “Don Bosco” e “Don Milani”.

Oggi il Centro Paolo Sesto accoglie ogni giorno circa 150 utenti, garantisce un’occupazione stabile a 46 persone svantaggiate e si avvale della professionalità di circa 70 operatori, divisi in Responsabili, Educatori professionali, Operatori Socio-Sanitari e personale ausiliario. Il suo obiettivo è ancora quello di creare negli utenti inseriti la consapevolezza della propria dignità sociale attraverso l’educazione al lavoro inteso come riscatto personale, integrando l’assistenza di base con varie attività che puntino al benessere psico-fisico delle persone.