Nel 2008, all’interno del Centro Paolo Sesto, nasce l’idea di realizzare un Centro Occupazionale Protetto dedicato ad alcuni utenti che allora non possedevano il livello di invalidità previsto per l’inserimento delle persone disabili in un Centro Diurno. Si voleva quindi dare una risposta adeguata alle famiglie che altrimenti avrebbero dovuto gestire nel proprio domicilio la persona disabile per l’intera giornata. Il Centro Occupazionale, pertanto, apre i battenti nel 2009 e viene collocato in un apposito laboratorio del Centro Paolo Sesto, posto tra i preesistenti Centri Diurni Il Graticolato e Il Gabbiano.
La quotidianità del Centro Occupazionale Protetto sin dall’inizio è stata strettamente legata alle attività lavorative che si svolgevano nelle altre sezioni del Centro Paolo Sesto. Il trasporto degli utenti era infatti integrato con quello già esistente e le attività extra lavorative erano le stesse, anche la mensa era comune.
Le lavorazioni che venivano quotidianamente svolte nel laboratorio erano legate soprattutto a ditte che producono termostati, ciotole e articoli per le pulizie di casa. Quando tali lavorazioni non erano disponibili, venivano introdotte all’interno del COP commesse assegnate dalla Cooperativa Sociale di tipo B La Ginestra. Le lavorazioni, come per gli altri due Centri Diurni, venivano poi suddivise nelle diverse isole di lavoro, in ognuna delle quali lavoravano gli utenti che venivano seguiti da un operatore, incaricato di gestire sia la parte organizzativa che quella relazionale.
Le commesse solitamente erano suddivise in più fasi e ogni utente ne svolgeva solo una, esse venivano assegnate alle diverse persone in base alle loro capacità. I continui scambi di informazioni di tipo educativo e tecnico-organizzativo, infatti, consentivano l’avvicendamento non solo delle commesse, ma anche delle persone all’interno dei diversi spazi.
In coordinamento con il settore agricolo del Centro Paolo Sesto, venivano inoltre svolte semplici attività lavorative esterne, in serra e negli orti limitrofi alla struttura. Soprattutto nel periodo primaverile ed estivo, infatti, alcuni utenti che dimostravano interesse e attitudini per questo tipo di attività, seguiti dagli operatori aiutavano gli addetti al settore agricolo a seminare, trapiantare e a coltivare fiori, ortaggi e piantine da orto.
Nel 2016, viste le cospicue richieste di inserimento presso il Centro Paolo Sesto di persone diversamente abili residenti nel territorio dell’Alta Padovana, l’allora Azienda ULSS 15 autorizzò la trasformazione del Centro Occupazionale Protetto nel terzo Centro Diurno del Centro Paolo Sesto, accreditandone gli spazi per l’accoglienza di una trentina di soggetti diversamente abili. Da allora il nuovo Centro Diurno, denominato Il Giglio, ha un suo responsabile e una specifica équipe educativa formata da Educatori e Operatori Socio-Sanitari, che gestiscono le varie attività lavorative, motorie, ludico-ricreative ed educative in sinergia con gli altri due. Nel Centro Diurno Il Giglio sono attualmente inserite 28 persone diversamente abili.