SE LA DOMENICA FA TROPPO CALDO, C'È L'OASI DI CERVARA"

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Nulla di male se in questo inizio d'estate la domenica pomeriggio fa troppo caldo, l'afa non dà tregua e ti vien voglia di un posto all'ombra in riva all'acqua, immerso nella natura a imparare un sacco di cose" Nulla di male se un paio di operatori caricano in pulmino un bel numero di utenti e li portano a spasso, a trascorrere un pomeriggio diverso"

È quello che è successo domenica scorsa, quando gli utenti delle comunità-alloggio del Centro Paolo Sesto si sono trasferiti temporaneamente all'oasi di Cervara, all'interno del parco naturale del Sile, a dieci chilometri da Treviso.

Non era la prima volta e di sicuro non sarà l'ultima, perché questo posto ai nostri utenti è entrato nel cuore. Vedere volare in libertà gli uccelli di palude, osservare da vicino le cicogne e i loro piccoli, toccare con mano le tartarughe, scrutare le evoluzioni lacustri di folaghe e germani reali, osservare (a debita distanza) il pasto pacioso delle nutrie, ascoltare l'alacre lavoro del picchio, imparare come funziona sin dal 1300 un mulino di pianura, assistere in diretta alle evoluzioni dei rapaci notturni (gufi, allocchi e barbagianni), scrutare i segreti dei rettili, sono cose che non capitano tutti i giorni e si vedono solo all'oasi di Cervara.

Se poi è possibile passeggiare per ore lungo i sentieri dei boschi di palude, immergere i piedi nelle fresche acque sorgive del Sile e concedersi un gelato rigenerante in compagnia dei propri amici e degli operatori di turno, allora l'Oasi di Cervara è un posto davvero unico.

Bravi i nostri aspiranti naturalisti: non c'è niente di meglio di un posto come questo per rifiatare dopo una settimana di lavoro, in vista della prossima" C'est la vie!